Trasporto su Gomma

Il trasporto su gomma rappresenta, nel nostro Paese, più dell’80% del trasporto delle merci. Molte di queste merci, si pensi per esempio al settore agroalimentare, al farmaceutico, ai rifiuti, al trasporto di merci pericolose o all’automotive viaggiano prevalentemente su strada. Il trasporto su gomma vieni preferito ad altre modalità quando trattasi di tratte medie o brevi poiché rispetto al trasporto marittimo o ferroviario risulta essere più conveniente in termini di prezzo e inquinamento. Sarà dunque difficile fare a meno del trasporto su gomma nei prossimi anni, per questo motivo, prevedere soluzioni a basso impatto ambientale può aiutare il nostro Paese a conformarsi all’Agenda 2030 della Commissione europea.

Di che cosa necessita il trasporto su gomma per entrare in una logica di mobilità sostenibile?

  • prevedere maggiori incentivi per l’acquisito di automezzi ecosostenibili, perlopiù Euro5 ed Euro6, alimentati ad LNG, idrogeno o altre fonti alternative, meno inquinanti per l’ambiente; incentivare, in parallelo, la costruzione di “autostrade elettrificate” che consentono di avere un trasporto merci completamente green;
  • implementare la rete infrastrutturale italiana, collegamenti che siano più efficaci e che permettano spostamenti più rapidi tra la sede produttiva e commerciale (spesso ubicate in aree territoriali diverse);
  • maggiore responsabilizzazione dei conducenti nell’adottare uno stile di guida ottimale (ecodriving) volto a ridurre i consumi;
  • superare la logica “individualista” per ricorrere invece alle partnership o network tra aziende, non solo a livello nazionale, ma anche locale: attraverso i network, sarà più semplice predisporre carichi completi, accorpando merci (tra loro anche diverse) provenienti da produttori diversi. La creazione di piattaforme multicliente può rappresentare una soluzione per ridurre i costi di trasporto e del traffico stradale;
  • incentivare l’uso di sostanze riciclate e/o di metodi alternativi per la fabbricazione dei pneumatici che, nella maggior parte dei casi oggi, provengono da sostanze inquinanti;
  • sistemi di logistica 4.0 possono migliorare lo stoccaggio, il carico e scarico delle merci tramite la predisposizione di app dedicate che possono semplificare le varie fasi (per esempio nel trasporto di farmaci);
  • appositi programmi di city logistics, cioè di predisposizione e programmazione dei flussi di merci da e verso le città, devono essere implementati al fine di semplificare, quanto più possibile, l’accesso alle città e ai piccoli centri urbani;
  • di personale qualificato o motivato a svolgere la professione di autista su tratte nazionali e internazionali;
  • di modelli di gestione aziendali volti alla sostenibilità economica e competitiva, aperti all’innovazione digitale e all’introduzione di sistemi di gestione delle risorse umane nuovi (welfare).

Perchè aderire a ConfMobility

ConfMobility intende essere il punto di riferimento per le aziende, supportandole nell’individuazione di bandi e finanziamenti dedicati per la trasformazione green, offrendo la propria consulenza su corsi di formazione per coloro che saranno, direttamente o indirettamente, coinvolti nel processo di transizione verde e digitale. La nostra organizzazione intende farsi promotrice di un sistema integrato, connesso ed efficiente e che diffonda tra i propri aderenti un modello di networking sulla mobilità sostenibile.
Da ultimo, ConfMobility ha l’obiettivo di creare un sistema logistico in grado di tracciare le performance ambientali dei differenti sistemi e mezzi di mobilità, premiando chi inquina meno.

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