Fin dall’inizio del nuovo Governo, quindi, le scelte riguardanti gli investimenti in infrastrutture e sistemi di mobilità sono andate di pari passo con interventi normativi e riforme destinati a rendere tali investimenti più efficaci in termini di impatto economico e sociale, più semplici in termini procedurali, capaci di ridurre le disuguaglianze territoriali e più sostenibili sul piano ambientale. |
I principali interventi normativi effettuati nel 2021 hanno riguardato le seguenti aree: |
- semplificazione delle procedure per i contratti pubblici relativi agli investimenti e attuazione delle normative preesistenti in tema di commissariamenti di opere “incagliate”;
- inserimento nei contratti pubblici di condizionalità e premialità a favore di progetti e imprese che si impegnano a favorire l’occupazione femminile e giovanile e ad assicurare la sostenibilità ambientale;
- potenziamento delle infrastrutture ferroviarie;
- messa in sicurezza e sviluppo delle infrastrutture stradali e autostradali;
- sviluppo del sistema della portualità e della logistica integrata;
- mobilità sostenibile e riforma del Codice della strada;
- semplificazione della pianificazione per le infrastrutture idriche;
- rigenerazione urbana e revisione della disciplina urbanistica.
Alcune di queste riforme sono state inserite nel PNRR, altre sono esterne al Piano. Tutte le riforme inserite nel PNRR e previste concludersi nel 2021 sono state approvate, così come due delle quattro previste per il 2022. Inoltre, per accompagnare tali processi, si è operato per riorganizzare e trasformare il funzionamento del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. |
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(Fonte: : Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili) |